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Dodici mesi per tentare la carta della reindustrializzazione, una chance fondamentale per rilanciare lo stabilimento di Ponte Buggianese, grazie all’accordo tra istituzioni – Regione e Comune – e azienda – Alival/Lactalis. La multinazionale, che pure non è proprietaria dello stabilimento, s’impegna a favorire il recupero del sito in provincia di Pistoia aprendo alla possibilità di nuovi posti di lavoro.
La FAI CISL, da sempre in prima linea nella vertenza, dichiara la propria soddisfazione riguardo l’operato della Regione Toscana nella vicenda Lactalis/Alival di Ponte Buggianese.
“La Regione ha sempre dimostrato una marcia in più nella tutela dei diritti dei lavoratori e lo dimostra anche in questa importante circostanza – sottolinea Amedeo Sabato, segretario Fai Cisl Toscana – . Questo anche se non esistono leggi che obbligano ad un progetto di reindustrializzazione, di salvaguardia del lavoro e di responsabilità civile nel territorio dove si va a dismettere una unità produttiva di notevole importanza. La Regione Toscana ha creato un “unicum” a livello nazionale”. “La FAI-CISL – evidenzia – ha creduto fin da subito nel mantenere il livello di contrattazione a livello regionale, pur con mille ostacoli, conoscendo le capacità della regione più volte dimostrate in situazioni di questo tipo”. Un grazie d’obbligo corale da parte di Massimiliano Gori (Segretario generale FAI CISL Toscana), Amedeo Sabato (Segretario FAI CISL Toscana Nord) e da tutti i Lavoratori a Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali della Regione, per la dedizione e l’ottimo lavoro svolto.
“Un augurio che sia mantenuta viva l’attenzione sull’accordo appena raggiunto e che possa effettivamente essere un volano di rilancio per i lavoratori di Ponte Buggianese e non soltanto promesse su carta”.