Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Oggi, come **FAI Cisl Toscana**, abbiamo partecipato con convinzione e determinazione al presidio organizzato a **Calenzano** durante lo sciopero proclamato da **Cgil, Cisl e Uil**. La mobilitazione segue la tragica sciagura avvenuta presso lo stabilimento **Eni** di Calenzano, dove lo scoppio di un serbatoio ha provocato la morte di due lavoratori e ferito altri. Un evento drammatico che scuote profondamente tutta la comunità toscana, e non solo.

La nostra presenza al presidio non è stata solo un atto formale, ma un gesto concreto di vicinanza e solidarietà verso i lavoratori, le loro famiglie e tutte le vittime di questo incidente. Abbiamo voluto essere presenti per testimoniare il nostro impegno a sostenere i lavoratori in un momento così difficile e per ribadire l’importanza della sicurezza sul lavoro, un tema che non può e non deve mai passare in secondo piano.

### **Un dramma che si poteva evitare**

Lo scoppio al serbatoio dello stabilimento Eni è l’ennesimo episodio che ci ricorda, tragicamente, quanto la sicurezza sul lavoro sia ancora una sfida aperta in molti settori, soprattutto in quelli ad alto rischio come la chimica e l’energia. Dietro ogni incidente, però, non c’è solo la fatalità: troppo spesso si rilevano carenze nella prevenzione, nella manutenzione degli impianti, nei controlli e nella formazione del personale.

Come **FAI Cisl Toscana**, riteniamo inaccettabile che, nel 2024, ci siano ancora lavoratori che perdono la vita mentre svolgono le loro mansioni. La sicurezza non può essere un costo da comprimere o un obiettivo secondario, ma deve essere una priorità assoluta per tutte le aziende. Chiediamo con forza un’azione immediata per garantire che tragedie come questa non si ripetano: più controlli, più investimenti nella prevenzione, più rispetto per la vita umana.

### **Solidarietà ai lavoratori e alle vittime**

Durante il presidio di oggi, abbiamo ascoltato le testimonianze dei lavoratori, molti dei quali vivono in prima persona la precarietà di una sicurezza percepita come insufficiente. La nostra solidarietà va non solo ai colleghi colpiti direttamente dall’incidente, ma a tutta la comunità lavorativa che vive con preoccupazione il proprio futuro.

Siamo vicini alle famiglie delle vittime, che stanno affrontando un dolore indescrivibile, e ai lavoratori che, oltre a elaborare il lutto, sono chiamati a continuare le loro attività in un contesto di insicurezza e paura. Come sindacato, ci impegniamo a offrire tutto il nostro supporto, sia sul piano legale che psicologico, affinché nessuno si senta abbandonato in questo momento difficile.

### **Cosa chiediamo**

Alla luce di quanto accaduto, come FAI Cisl Toscana vogliamo ribadire alcune richieste fondamentali:

1. **Indagini rapide e trasparenti**: È fondamentale che le autorità competenti facciano piena luce sulle cause dell’incidente e individuino eventuali responsabilità, per garantire giustizia alle vittime e prevenire ulteriori tragedie.

2. **Maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro**: Sollecitiamo le aziende e le istituzioni a investire in protocolli di sicurezza più rigorosi, formazione adeguata e sistemi di monitoraggio costanti.

3. **Più risorse per i controlli**: Chiediamo un potenziamento degli organi ispettivi, affinché possano svolgere verifiche frequenti e approfondite, soprattutto in settori ad alto rischio.

4. **Un impegno collettivo**: Invitiamo aziende, istituzioni e sindacati a collaborare per creare una cultura della sicurezza che metta al centro la tutela della vita e della dignità del lavoro.

### **La lotta per un lavoro sicuro continua**

Il presidio di oggi non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Come FAI Cisl Toscana continueremo a batterci con determinazione per difendere i diritti dei lavoratori e per promuovere una cultura del lavoro che non lasci spazio a superficialità o compromessi in materia di sicurezza.

Sappiamo che il cammino è lungo e richiede l’impegno di tutti, ma non possiamo e non vogliamo accettare che incidenti come quello di Calenzano diventino una tragica normalità. Ogni lavoratore ha diritto di tornare a casa sano e salvo alla fine della giornata: questo è un principio non negoziabile e una battaglia che continueremo a combattere con forza e convinzione.

**FAI Cisl Toscana: dalla parte dei lavoratori, sempre.**