E’ la politica che ha scelto i compiti dei Consorzi, spetta ad essa la funzione di controllo.
Firenze, 28-7-2017 – La gestione ordinaria e straordinaria del reticolo idrico regionale, la sicurezza idraulica, la difesa del suolo, la manutenzione del territorio, la tutela e valorizzazione delle attività agricole, del patrimonio idrico, anche con riferimento alla provvista e all’utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo, nonché dell’ambiente e delle sue risorse naturali sono le funzioni fondamentali per la sicurezza ambientale. Sono tutte attività che sul territorio vengono svolte quotidianamente dai dipendenti (circa 500 in Toscana) dei Consorzi di bonifica. Si tratta di lavoratori che con professionalità e competenza se ne occupano a vario titolo, dalla progettazione all’esecuzione delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di bonifica.
E’ solo attraverso il lavoro che si può garantire la sicurezza e la fruibilità delle acque. E i risvolti occupazionali che vanno in questa direzione sono anche un investimento in prevenzione, in una situazione climatica che sempre più spesso estremizza il sistema.
Se condividiamo questo assunto, non possiamo che condividere che il lavoro svolto dai dipendenti dei consorzi di bonifica sia indispensabile. Chi ne usufruisce è in generale la collettività.
Sta poi alla politica, che ha scelto consapevolmente che fossero i consorzi ad occuparsi di queste materie, svolgere quella funzione di controllo che garantisca che le risorse siano spese bene. Ad ognuno il suo compito.
Flai Cgil, Fai Cisl, Filbi Uil Toscana