“Firmato un patto per la dignità”.
L’intesa sottoscritta oggi pomeriggio in Palazzo Strozzi Sacrati tra Regione, Ministero del lavoro, Inail, Inps, sindacati e associazioni di categoria.
“Quello che firmiamo oggi rappresenta un ‘patto per la dignità’.
Come le vicende di cronaca e le inchieste degli ultimi tempi sembrano dimostrare, infatti, anche la Toscana non è immune dalla piaga del caporalato, del lavoro nero, dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo. A tutto ciò non possiamo rassegnarci.”
E’ il commento di Patrizio Giorni, segretario generale della Fai-Cisl Toscana, al protocollo d’intesa per contrastare il fenomeno del caporalato e del lavoro nero in Toscana sottoscritto oggi in palazzo Sacrati Strozzi, “che – aggiunge Giorni – fornisce alla Toscana strumenti e indicazioni operative per combattere questo odioso fenomeno e restituire la dignità che merita al lavoro e a chi lavora, di qualunque lavoro si tratti e di qualunque nazionalità sia chi lavora.”
“E’ un’intesa importante – dice Ciro Recce, segretario generale aggiunto della Cisl Toscana – che arriva a pochi giorni dall’approvazione alla Camera della nuova legge sul caporalato, che dota l’Italia di una legislazione aggiornata, con norme penali stringenti e più forti strumenti di contrasto partecipato. Finalmente stiamo imboccando la strada giusta, anche se la battaglia sarà ancora lunga e difficile. Per vincerla è indispensabile una più stretta collaborazione tra istituzioni, sindacati, enti previdenziali e forze dell’ordine. E l’accordo di oggi va proprio in questa direzione.”