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La Legge di Bilancio 2026 segna un passo importante nel solco del dialogo sociale che la CISL ha saputo costruire con tenacia e competenza. Dopo mesi di confronto, molte delle proposte avanzate dal sindacato sono oggi realtà. Dal fisco al lavoro, dalla sanità alle famiglie, fino al Mezzogiorno e alla previdenza, si rafforza una manovra che mette le persone e il lavoro al centro.

Fisco: più equità e più potere d’acquisto

Una delle conquiste più significative è la riduzione dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% per i redditi fino a 50.000 euro, che interessa circa 13 milioni e mezzo di contribuenti. Un passo concreto verso un fisco più giusto, che alleggerisce la pressione su lavoratori e pensionati.

Confermato anche il contributo di solidarietà per banche e assicurazioni, a sostegno della coesione sociale.

Lavoro: incentivi, detassazioni e stabilità

Nel campo del lavoro arrivano misure importanti, frutto di una battaglia sindacale storica della CISL:

  • Defiscalizzazione al 15% per il lavoro “scomodo”: notturno, a turni o nei giorni festivi.

  • Riduzione al 5% della tassazione sugli aumenti contrattuali derivanti dai rinnovi, con tetto a 28.000 euro di reddito annuo.

  • Premi di risultato quasi azzerati: l’imposta sostitutiva scende dal 5% all’1%, con soglia di 5.000 euro.

  • Buoni pasto digitali detassati fino a 10 euro.

  • Rifinanziati gli ammortizzatori sociali e confermati gli incentivi al lavoro stabile per giovani, donne e Sud.

Per il settore agricolo, confermata anche per il 2026 l’esenzione IRPEF sui redditi dominicali e agrari fino a 10.000 euro per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali Sintesi_LeggeBilancio2026.

Pubblica Amministrazione: più equità e meno attese

La manovra introduce la detassazione al 15% del salario accessorio nel pubblico impiego e riduce i tempi di erogazione di TFR e TFS.
Arriva anche un fondo dedicato ai Comuni per armonizzare i trattamenti economici accessori del personale.

Famiglia e politiche sociali: più tutele, più futuro

Le famiglie diventano un pilastro della manovra. La CISL ottiene:

  • Potenziamento del congedo parentale, esteso fino ai 14 anni dei figli.

  • Raddoppio dei giorni di congedo per malattia dei figli (da 5 a 10).

  • Rafforzato il bonus mamme lavoratrici e nuovi incentivi all’assunzione di madri con più figli.

  • ISEE più equo, con esclusione della prima casa e valorizzazione dei figli su prestazioni sociali per 500 milioni di euro.

Pensioni: continuità e giustizia sociale

La Legge di Bilancio 2026 conferma l’indicizzazione piena delle pensioni (5 miliardi di euro) e la proroga dell’APE Sociale (170 milioni).
Resta invariata l’età pensionabile per lavoratori gravosi, usuranti e precoci, che non subiranno l’aumento previsto per il 2027.

Sanità e Mezzogiorno: investimenti e occupazione

Importante il rafforzamento del Fondo Sanitario Nazionale, con 7,4 miliardi aggiuntivi nel 2026. Previste 6.300 nuove assunzioni di infermieri e 1.000 medici, oltre agli aumenti contrattuali per il personale sanitario.

Nel Mezzogiorno, rifinanziato il credito d’imposta per la ZES unica (2,3 miliardi) e finanziate le Zone Logistiche Semplificate, per favorire occupazione e sviluppo.

Casa e imprese: sostegno alla crescita

Confermate le detrazioni edilizie e il bonus genitori separati con difficoltà abitative.
Per le imprese, la manovra reintroduce super e iper ammortamento per 4 miliardi e rifinanzia la “Nuova Sabatini” con 200 milioni di euro.

CISL: dal confronto alla proposta

Il lavoro della CISL non si ferma qui. Accanto ai risultati raggiunti, il sindacato rilancia il dialogo per “andare oltre la manovra”, chiedendo:

  • Più risorse per Scuola, Università e Ricerca.

  • Defiscalizzazione della tredicesima per lavoratori e pensionati.

  • Estensione dell’aliquota IRPEF al 32% fino a 60.000 euro.

  • Maggiore riconoscimento alla contrattazione collettiva rappresentativa.

  • Rilancio della partecipazione dei lavoratori (legge n.76).

  • Nuove regole per pensione “opzione donna” e quota 103.

  • Incentivi all’apprendistato e un piano casa strutturale.

  • Più risorse per pensioni minime, sanità, non autosufficienza e lotta alla povertà.

  • Apertura immediata del tavolo previdenza e sterilizzazione del fiscal drag.

Conclusione: la forza del dialogo sociale

La Legge di Bilancio 2026 dimostra che il dialogo paga. La CISL ha portato a casa risultati concreti che migliorano la vita di milioni di lavoratrici, lavoratori e pensionati, ma guarda già avanti.
Come afferma la Confederazione: “Dalla manovra al patto: la forza del dialogo sociale è la chiave per costruire un Paese più giusto, più inclusivo e più moderno.”

 

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