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È stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale degli addetti idraulico-forestali 2025-2028, che coinvolge quasi 60mila lavoratrici e lavoratori, tra comparto pubblico e privato. A darne notizia sono Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.

Un’intesa che riguarda un comparto strategico per il Paese: parliamo di attività fondamentali per il presidio del territorio, il contrasto al dissesto idrogeologico, la prevenzione e lotta agli incendi boschivi, e la valorizzazione delle aree interne e montane. Con questo rinnovo, le organizzazioni sindacali sottolineano di aver dato “una risposta sia normativa che salariale” a una platea di addetti che svolge un lavoro essenziale e spesso in condizioni difficili.

Più tutele su salute e sicurezza, anche negli appalti

Tra i punti qualificanti dell’ipotesi di accordo spicca il rafforzamento della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, a partire da un tema molto concreto: la perimetrazione delle applicazioni contrattuali negli appalti, per evitare zone grigie, scarichi di responsabilità e trattamenti non omogenei. Un passaggio particolarmente importante in un settore dove rischi e operatività sul campo sono all’ordine del giorno.

Conciliazione vita-lavoro: attenzione ai lavoratori a tempo determinato

L’intesa introduce e rafforza anche norme di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, un punto cruciale soprattutto per gli addetti a tempo determinato, che rappresentano una quota significativa del comparto. L’obiettivo è rendere più esigibili diritti e tutele anche in presenza di stagionalità e discontinuità lavorativa.

Filcoop sanitario: più risorse e accesso esteso

Sul welfare contrattuale, l’accordo prevede un potenziamento del Filcoop sanitario:

  • aumento della quota annua versata da 52 a 62 euro;

  • inclusione nel fondo anche dei lavoratori a tempo determinato che abbiano maturato 360 giornate nell’ultimo triennio.

Un ampliamento che va nella direzione giusta: non lasciare indietro chi lavora a termine, ma riconoscere continuità reale di lavoro e di contributo al settore.

Infortunio: integrazione al 100% del salario

Altro punto di peso: viene introdotta l’integrazione del 100% del salario in caso di infortunio. Una misura che incide direttamente sulla dignità e sulla serenità economica delle famiglie, perché riduce l’impatto della perdita di reddito proprio quando il lavoratore è più esposto e vulnerabile.

Più permessi, più formazione

L’ipotesi di accordo prevede inoltre l’implementazione delle ore di permesso e un rafforzamento delle ore dedicate a studio, formazione e aggiornamento. In un settore che evolve (tecniche, mezzi, procedure, sicurezza), investire su competenze non è un dettaglio: è tutela, qualità del lavoro e anche qualità del servizio reso al territorio.

Aumenti salariali: 135 euro a regime in tre tranche

Sul fronte economico, Fai, Flai e Uila esprimono soddisfazione per un aumento che punta a rispondere alla perdita di potere d’acquisto. L’incremento è pari a 135 euro a regime, erogato in tre tranche:

  • 80 euro dal 1° gennaio 2026

  • 35 euro dal 1° gennaio 2027

  • 20 euro dal 1° gennaio 2028

Il montante complessivo dell’aumento nel periodo contrattuale arriva a quasi 5mila euro.

Dichiarazione di Massimiliano Gori (Segretario generale FAI CISL Toscana)

«Questo rinnovo contrattuale è un segnale concreto di attenzione verso un comparto che, anche in Toscana, è essenziale ogni giorno: difesa del suolo, manutenzione dei boschi, prevenzione degli incendi e presidio delle aree interne. L’ipotesi di accordo mette insieme più salario e più diritti, ma soprattutto rafforza tutele che per chi lavora sul territorio non sono teoria: sicurezza, infortunio al 100%, welfare e formazione. Adesso è importante che le lavoratrici e i lavoratori possano valutare nel merito l’intesa e arrivare all’approvazione definitiva con piena consapevolezza».

Firma ufficiale il 18 dicembre, poi il voto dei lavoratori

La firma ufficiale con il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome è prevista per giovedì 18 dicembre. Successivamente, come da prassi democratica, la parola passerà alle lavoratrici e ai lavoratori, chiamati a esprimersi per l’approvazione definitiva dell’ipotesi di accordo.