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Unire alle necessarie operazioni di repressione anche gli strumenti di prevenzione. Fenomeno che sta danneggiando enormemente la Toscana.”

“Gli arresti di ieri, ad opera della polizia di Pistoia, testimoniano che purtroppo i caporali non conoscono sosta e le loro azioni continuano a mantenere i lavoratori in condizioni, anche in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro, inaccettabili.”
E’ il commento del segretario generale della Fai-Cisl Toscana, Patrizio Giorni, all’inchiesta che ha portato nelle ultime ore a tre arresti e quattro denunce in Toscana per presunti reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
“Nei prossimi giorni – ricorda Giorni – verrà rinnovato, in Regione Toscana, il Protocollo sperimentale contro il caporalato; un’intesa firmata, la prima volta, due anni fa. Questo costituisce un passo importante solamente se riusciremo finalmente, come chiede da tempo la Fai, ad unire alle necessarie operazioni di lotta e di repressione anche gli strumenti, come le sezioni provinciali della ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’, di prevenzione rispetto ad un fenomeno che sta danneggiano enormemente la Toscana e la sue produzioni agricole di qualità.