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Negli ultimi anni, il tema della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese ha guadagnato sempre più risonanza. Un passo significativo in questa direzione è stato compiuto dalla CISL, che recentemente ha iniziato una raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare chiamata “Partecipazione al Lavoro“. Questa proposta mira a dare piena applicazione all’Articolo 46 della Costituzione Italiana, il quale sancisce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende. Ma cosa significa esattamente questa proposta di legge?

La Legge di Iniziativa Popolare

La legge di iniziativa popolare è un importante strumento che permette ai cittadini di proporre leggi direttamente al Parlamento. Per farlo, è necessario raccogliere almeno 50.000 firme a sostegno della proposta. Questo processo stabilisce che il popolo può esercitare l’iniziativa delle leggi presentando un progetto di legge redatto in articoli e sottoscritto da almeno 50.000 elettori. Il tutto è disciplinato dall’articolo 71 della Costituzione italiana e nella legge n. 352 del 25 maggio 1970.

Secondo questa legge, il progetto di legge deve essere presentato al Presidente della Camera dei deputati o del Senato, che lo sottopone alla propria Camera di competenza. Quest’ultima verifica le firme e la regolarità della richiesta.

La Proposta “Partecipazione al Lavoro” della CISL

Il 20 aprile scorso, il Segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, insieme a una delegazione della Confederazione, ha depositato presso la Corte di Cassazione di Roma la proposta di legge di iniziativa popolare “Partecipazione al Lavoro“. Questa iniziativa mira a garantire il pieno rispetto dell’Articolo 46 della Costituzione Italiana, il quale sancisce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende.

Il Ruolo Centrale del Lavoro nella Costituzione Italiana

La Costituzione Italiana sottolinea il ruolo centrale del lavoro come elemento di congiunzione tra una visione materialista dello Stato e una visione umanista. Il lavoro non è considerato solo un mezzo per ottenere sostentamento, ma anche uno strumento per realizzare la crescita degli individui e della società nel suo complesso. Questo principio è ben definito in diversi articoli della Costituzione, tra cui appunto l’Articolo 46, che stabilisce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende.

La Democrazia economica come obiettivo

La proposta “Partecipazione al Lavoro” della CISL riflette l’idea di una democrazia economica, in cui i cittadini possono partecipare attivamente alla vita del Paese attraverso la gestione delle imprese. Questo tipo di partecipazione è vista come un modo per realizzare pienamente la personalità dei cittadini, come sottolineato dalla Costituzione Italiana.

Strumenti di Partecipazione

La proposta di legge mira a fornire strumenti concreti per coinvolgere i lavoratori nella gestione delle imprese. Ciò include il coinvolgimento diretto dei lavoratori nella gestione delle società a partecipazione pubblica, riconoscendo il loro ruolo essenziale in queste aziende.

Governance delle Grandi Aziende

La proposta affronta anche la questione della governance delle grandi aziende, riconoscendo che queste aziende possono influenzare in modo significativo l’intera economia. Si cerca di valorizzare il ruolo degli azionisti lavoratori nelle decisioni strategiche delle imprese, promuovendo la partecipazione attiva dei lavoratori nei consigli di amministrazione.

Il ruolo della  FAI Toscana

A questa iniziativa, studiata e  promossa dalla CISL, la FAI Toscana sta collaborando fattivamente sul territorio regionale,  sponsorizzando attivamente questa proposta e  collaborato fattivamente con la CISL Toscana nella raccolta firme su tutto il territorio regionale, dimostrando così il suo impegno a favore della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese.

Conclusioni

La proposta di legge “Partecipazione al Lavoro” della CISL è un importante passo avanti nella promozione della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Essa riflette l’idea di una democrazia economica e mira a garantire il pieno rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione Italiana. Il coinvolgimento attivo della FAI Toscana dimostra l’ampio sostegno a questa iniziativa. Resta da vedere come evolverà il processo legislativo e se questa proposta diventerà legge, ma il suo contributo alla discussione sulla partecipazione dei lavoratori è innegabile

Se vuoi leggere l’intera proposta clicca qui

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