Dopo anni di inconcludente confronto, durante i quali abbiamo subito un costante disconoscimento del ruolo dei lavoratori e delle loro rappresentanze, è arrivato il momento che la Regione Toscana si assuma, anche di fronte alla collettività, la responsabilità della tutela del proprio patrimonio forestale, riconoscendo la centralità del lavoro negli interventi forestali, anche riguardo alla prevenzione dei ricorrenti fenomeni di dissesto idrogeologico.
La manifestazione degli operai forestali del 23 marzo scorso, ha segnato un punto di non ritorno: alla Giunta regionale chiediamo un vero confronto di merito e di indicare quelle che ritiene debbano essere le prospettive del settore.
I finanziamenti annunciati hanno bisogno di certezze di erogazione, così come i ruoli operativi necessari all’esercizio della “delega” istituzionalmente affidata. L’approssimarsi del periodo dell’antincendio boschivo rende la problematica delicata e urgente. Così come è necessario affrontare davvero le problematiche riguardanti i lavoratori inidonei e il tema dell’usura fisica del personale operaio impiegato.
Siamo in attesa di una convocazione che chiarisca il senso delle dichiarazioni, a dire il vero non prive di qualche strumentalità, rilasciate dal presidente Enrico Rossi e dagli assessori competenti.
Per valutare la situazione e decidere eventuali iniziative sono convocati, per il 3 maggio 2016, i coordinamenti regionali degli operai forestali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.