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Le recenti crisi climatiche che hanno e stanno sconvolgendo il nord e il sud Italia non ci hanno potuto far altro che riflettere su diverse cose. In primis il cambiamento climatico che sempre di più si sta abbattendo sulla Terra e in secondo luogo sugli operai forestali. Quest’ultimi, infatti, sono dei lavoratori che oggi e sempre più in futuro diventeranno indispensabili, se non si prenderanno provvedimenti per il clima.

Partiamo, ad esempio, da quello che sta succedendo in Sicilia dove le fiamme stanno e hanno divorato boschi interi. Se teniamo presente la Toscana, l’area di nostra competenza, possiamo dire che l’attività degli antincendi boschivi è svolta da diverse strutture sia regionali che locali che si avvalgono dell’apporto di organismi statali e di associazioni di volontariato.

Quindi se dobbiamo parlare di numeri possiamo dire che sul territorio, ad oggi, sono impegnati 40 enti, tra Unioni di comuni, città metropolitana e comuni titolari della gestione del patrimonio agricolo-forestale regionale. Tutti insieme organizzano e gestiscono squadre operative da circa 400 operai forestali. A questi vanno però aggiunte le squadre organizzate dagli Enti Parco regionali e da altri comuni.

Gli operai forestali sono le persone che ogni giorno lavorano per la salvaguardia forestale e in caso di incendio, mettono al repentaglio le loro vite per la nostra salvaguardia e il nostro benessere. Ma parliamo un attimo di questi lavoratori.

Cosa fanno gli operai forestali?

Gli operai forestali sono dipendenti a contratto a tempo indeterminato (ai sensi della L.R. 39/00) degli Enti che abbiamo precedentemente citato. Questi lavoratori garantiscono manodopera specializzata, in quanto lavorano tutto l’anno nei cantieri forestali e sono tecnicamente preparati a operare nel bosco, sia per come abbiamo già detto per lo spegnimento degli incendi che per le operazioni di bonifica. Quest’ultime sono fondamentali per mettere in sicurezza un’area interessata da un incendio. Una corretta bonifica infatti permette di isolare dalla vegetazione circostante l’area percorsa dal fuoco. Una buona bonifica previene eventuali riprese dell’incendio appena domato.

Come abbiamo già detto sono dei lavoratori indispensabili che devono assolutamente essere tutelati.

La problematica

Il fatto preoccupante è che questi lavoratori rispetto a pochi anni fa si sono dimezzati. E quelli che rimangono spesso sono utilizzati dalla politica che li amministra come appaltatori in qualsiasi ambito, snaturando la destinazione dei finanziamenti indispensabili per un’attenta ed efficace gestione del Patrimonio Agricolo Forestale.

La crisi climatica va combattuta anche attraverso l’impegno a non distogliere più di un centesimo dalle risorse destinate alla forestazione, necessarie per la cura e la gestione del territorio forestale.

Per questo, noi di FAI CISL Toscana, stiamo lavorando direttamente con gli operai forestali, agendo anche tramite scioperi, per ricevere chiarezza sulle risorse economiche trasferite agli Enti e sul fatto che più della metà delle stesse non debba essere rendicontata.

Inoltre, proprio perché gli operai forestali sono dei lavoratori indispensabili per il presente, ma soprattutto per il futuro, chiediamo rinnovo del contratto e di pianificare una riforma della gestione economica delle risorse assegnate alla forestazione.

Ci teniamo a precisare che gli operai forestali, in merito alla responsabilità dei loro ruoli, nonostante il momento di protesta, garantiscono la continuità del servizio antincendio boschivo e le funzioni di protezione civile e necessarie alla salvaguardia del nostro territorio e di chi ci abita.

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