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L’agricoltura, da sempre considerata uno dei settori vitali dell’economia italiana, si trova ad affrontare una sfida significativa: il problema degli incidenti sul lavoro. Con tassi di infortunio sensibilmente superiori alla media nazionale, il settore agricolo è stato al centro dell’attenzione di un importante Convegno intitolato “Le morti bianche in agricoltura“, tenutosi a Montecitorio su iniziativa del vicepresidente della Camera, On. Sergio Costa, e organizzato da Federacma, la Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio.

Infortuni in Agricoltura: Un Problema che Richiede Soluzioni

Secondo quanto emerso durante il Convegno, le denunce di infortunio in agricoltura hanno un esito mortale in media quattro volte più frequentemente rispetto ad altri settori. Ogni anno, si contano oltre 120 decessi legati alla mancanza o all’usura dei sistemi di sicurezza di base, come la cintura di sicurezza o il rollbar, la struttura di protezione in caso di ribaltamento del trattore.

Un dato preoccupante è che ancora oggi circolano più di 1,2 milioni di trattori sprovvisti di cinture di sicurezza e 670mila privi di rollbar. Nonostante l’approvazione del decreto interministeriale del 2015, previsto sin dal Nuovo Codice della Strada del 1992, la revisione dei mezzi agricoli non è ancora operativa.

La Necessità di Interventi Politici

Il Vicepresidente della Camera, Sergio Costa, ha dichiarato: “Ogni anno si verificano circa 43.000 incidenti in agricoltura e circa il 40-45% dei decessi sul lavoro avviene in ambito agricolo, spesso per l’utilizzo di macchinari inadeguati.” Questi dati sottolineano l’urgenza di affrontare il problema e di implementare misure concrete.

Costa ha anche sollevato la questione della politica e delle possibili soluzioni, suggerendo di sbloccare i crediti d’imposta o ridurre l’IVA per aiutare gli agricoltori a rinnovare il loro parco macchine. Queste sono proposte che potrebbero essere discusse all’interno della legge di Bilancio e che dovrebbero trovare l’appoggio di tutti.

Conclusioni

Gli infortuni sul lavoro in agricoltura rappresentano una sfida urgente che richiede l’attenzione e l’azione di tutti gli attori coinvolti. Noi, di FAI CISL Toscana, come sindacato siamo in prima linea per cercare di ottenere una maggiore prevenzione, una formazione migliore degli operai agricoli in fattore sicurezza, rafforzare i controlli e istituire un rating sociale per le imprese.

Il settore agricolo, proprio per la sua importanza economica, non può permettersi di trascurare la sicurezza dei lavoratori. Le proposte di intervento avanzate durante il Convegno offrono una via per migliorare la situazione, ma è essenziale un impegno condiviso per rendere l’agricoltura un settore più sicuro per tutti coloro che vi lavorano.

Vi ricordiamo che è possibile inoltrare la domanda per la disoccupazione agricola a tutte le sedi CISL. Clicca qui se vuoi inoltrare la richiesta.

Qui è possibile iscriversi al fondo integrativo Sanitario FISA per i lavoratori agricoli e florovivaisti. Clicca qui se vuoi saperne di più.

Per maggiori informazioni o dettagli contattaci.

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